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31 ottobre 2012

Zucca gialla in agrodolce


In questi giorni le zucche sono su tutti i banchi dei supermercati, e spesso dopo averle tagliate, sagomate e illuminate, vengono buttate via. Passi per quelle non commestibili, ma le altre, come le belle mantovane, vanno mangiate, sarebbe un vero peccato.   Poi con la zucca si può fare di tutto.   Dagli antipasti al dolce. 
Questa preparazione in Sicilia è tradizionale, tipica del periodo. Appetitosa e stuzzicante, si presta come antipasto, o come intermezzo più che come contorno.




ingredienti:

zucca gialla,
aglio,
prezzemolo e/o menta
aceto di vino,
olio EVO,
sale.







Si deve scegliere una zucca matura, perché il dolce al piatto deve derivare solo dalla zucca.
Tagliare la zucca gialla a fette di quasi un centimetro, salarle e friggerle in ottimo olio EVO. Questa frittura in realtà è più simile ad una stufatura, perché le verdure cedono acqua e quindi l’olio via via si annacqua. Le fette si friggono dopo averle asciugate e senza aggiungere nulla, devono intenerirsi e prendere un po’ di colore, ma non bisogna esagerare che altrimenti si disfano in padella.
Disporre la zucca fritta in un contenitore capace e via via condirla con spicchi d’aglio tagliati per il lungo e prezzemolo tritato e/o foglie di menta.  A questo punto si versa dell’aceto forte e profumato nell’olio rimasto e poi si versa tutto sulle fette preparate nel vassoio.  Attenzione agli schizzi dell’olio in questa fase. Qualcuno ama friggere dell’aglio nell’olio prima di aggiungere l’aceto. Io preferisco, per evitare l’olio di frittura, versare direttamente il solo aceto caldo sopra le fette di zucca accomodate nella zuppierina.
In genere si prepara un giorno per l’altro o almeno al mattino per la sera, si mangia freddo, ma non da frigo. Si mantiene bene per qualche giorno, anzi migliora.

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